MARINO MARINI (Pistoia 1901 – Viareggio 1980)

Acrobata
Data: Parigi,1956
Materia: arte
350,00 €
Litografia policroma. Mm 325x250. Foglio: mm 395x267. Firma a matita in basso a destra. Il soggetto cavallo e cavaliere su fondo nero e cornice arancio. Macchioline al marg. sup. esterno che non ha ruolo sull’immagine. Bell’esemplare. I cavalieri di Marini sono uomini di virtù, figure silenziose e antiche, rappresentanti di un’umanità fiera e onesta. Topici di Marini, dal 1935, sono i soggetti del Piccolo cavaliere; reinterpretati e ricorrenti, saranno investiti di una carica morale ed emotiva conturbante, diventeranno per l’autore gli interpreti metaforici del proprio racconto esistenziale. Lo scultore, in quel periodo aveva intrapreso un lucido percorso di analisi formale, accresciuto da conoscenze dell’arte antica, latina ed egizia. Nel corso degli anni Cinquanta, l’artista attraversa un passaggio esistenziale particolarmente difficile e decide di riprendere a dipingere con il colore, affiancando alla pittura su sollecitazione di Curt Valentin la litografia. Marino Marini, Silvana Editoriale d’Arte, Milano 1959: “Da queste litografie emana un senso di pathos e di gaiezza, di suggestioni e sensualità colorita…. È questa la corda tesa che Marini percorre con eleganza tutta italiana…L’elemento cavaliere è per me una cosa viva, serve ad immaginare e a raccontare. La poesia la trova quando si inserisce nella vita umana; l’elemento cavaliere subisce, si trasforma attraverso questa immagine poetica”. Nel 1950 Marino si reca negli U.S.A. e una sua grande esposizione a New York lo afferma definitivamente come uno dei più grandi artisti del secolo.

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