Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736-1814)
Atlante Marittimo delle Due Sicilie Disegnato per ordine del Re da D. Gio: Antonio Rizzi-Zannoni Geografo Regio dell’Accademia Elettorale di Baviera, di quelle di Gottinga, di Padova, & c. | e scandagliato dal Piloto di Vascello il Tenente D. Salvatore Trama.. Parte prima che contiene il Perimetro Littorale del Regno di Napoli MDCCXCII
Data: Napoli,1792
Regno di Napoli, Atlante nautico
Soggetto: Regno di Napoli, Atlante nautico
15.000,00 €
In Folio, cm 68x54. Frontespizio, un indice delle tavole inciso su rame, e 23 carte a fogli sciolti numerate I-XXIII e due fogli bianchi di guardia. Ogni singola tavola 68x98 cm. L’opera è priva di legatura anche i fogli presentano al verso le bandelle per la rilegatura in volume. Trattandosi di un esemplare della rarissima priva edizione, si può supporre che non sia mai stato rilegato. Fogli bianchi di carta spessa in ottime condizioni, quasi perfette. La Tavola III, relativa al golfo di Napoli, è qui presente nella prima redazione incisa da Aniello Cataneo nel 1785. Questa tavola fu sostituita nel 1794 con un nuovo rame inciso questa volta da Giuseppe Guerra.
Si tratta quindi di una tiratura della prima edizione dell’Atlante, stampata, quindi, prima del 1794.
Alcune carte presentano in filigrana il monogramma SM, iniziale di Stefano Merola da Tratetto, a cui fu affidato la produzione di fogli di carta nel formato imperiale per la stampa delle carte geografiche dell’Officina Topografica e della Stamperia reale di Napoli (Valerio 1993, p. 158). Altre presentano in filigrana un agnello crocifero inserito in una grande cornice floreale e in nome “Vittorj” in contromarca.
Si tratta di una delle più importanti realizzazioni cartografiche del ‘700, sia per la dimensione (23 fogli di formato imperiale), sia perché si tratta del primo atlante nautico disegnato su basi scientifiche in Italia.
L’Atlante marittimo del regno di Napoli fu realizzato, con ogni probabilità, per volontà dell’ammiraglio John Acton, giunto a Napoli nel 1778 per riordinare la flotta borbonica ed utilizzando personale e navigli della regia marina borbonica, come ci fa sapere il cartiglio posto nella prima tavola, datata 1785. In soli 11 anni si era riusciti a costruire un’esatta e dettagliata carta costiera della parte continentale del regno, in 23 fogli in scala 1:90.000 circa.
L’Atlante Marittimo si affermava nell’orizzonte cartografico europeo come una delle prime opere idrografiche a grande scala e di tale estensione – ricordiamo che solo nel 1795 fu istituito a Londra l’Ufficio Idrografico dell’Ammiragliato – e la nitida incisione e il corretto uso dei simboli ne facevano una delle più belle opere della cartografia tardo-settecentesca. A completamento di questa importante opera la corte decise di affidare ad alcuni artisti, sotto la guida e il controllo artistico dei fratelli Hackert, il compito di realizzare un degno frontespizio. Dopo un primo incarico a Domenico Mondo, che non soddisfece le aspettative della corte, fu coinvolto il pittore tedesco Cristoforo Kniep, che realizzò due disegni uno dei quali fu scelto dagli Hackert e fu inciso da Giuseppe da Guerra. Si tratta del più imponente e importante frontespizio realizzato nell’intera editoria napoletana.L’indice delle carte contenute in questa prima parte dell’Atlante Marittimo delle Due Sicilie è il seguente:
I- Golfo di Terracina colle Isole di Vandotena, Ponza, Palmarola, ed altri Scogli adjacenti
II- Golfo di Gaeta, e descrizione della Costa da Terracina sino alla foce di Patria.
III- Golfo di Napoli dalla foce di Patria sino a Vietri colle Isole d’Ischia, Procida, Capri & c.
IV- Golfo di Salerno, e continuazione della Costa, da Vietri sino a Pisciotta.
V- Golfo di Policastro, e continuazione della Costa, da Pisciotta sino a Cirella.
VI- Continuazione della Costa da Cirella sino al Fiume Savuto
VII- Golfo di S. Eufemia, e quello di Gioja, e continuazione della Costa dal Savuto sino alle alle Pietre nere
VIII- Faro di Messina, e continuazione della Costa, dalle Pietre nere sino a T. Mozza al P.to Palizzi
IX- Continuazione & c. dalla T. Mozza sino a quella di S. Fili
X- Golfo di Squillace, e continuazione & c. dalla T. S. Fili sino alla T. Crocchia
XI- Continuazione & c. dalla T. Crocchia sino a Cotrone, e Cariati
XII- Parte del Golfo di Taranto, e continuazione & c. da Cariati sino alla T. d’Albidona
XIII- Parte del Golfo di Taranto, e continuazione & c., dalla T. Albidona sino a quella del Lato.
XIV- Parte del Golfo di Taranto, ove si vede Taranto colle Isole adjacenti, e la continuazione della Costa, dalla T. del Lato sino a quella di Lapillo.
XV- Parte del Golfo di Taranto, ove si vede Gallipoli, le Secche d’Ugento, e continuazione della Costa, dalla T. di Lapillo sino a quella del Marchiello
XVI- Littorale dell’Adriatico, ove si vede il Capo S.ta M.a di Leuca, Castro, Otranto, & c., e continuazione & c. della T. del Marchiello sino a S. Cataldo
XVII- Porto di Brindisi, e continuazione & c., da S. Cataldo sino alla T. di S. Leonardo
XVIII- Monopoli, Polignano, Mola, Bari, e continuazione & c. dalla T. di S. Leonardo sino a Giovenazzo
XIX- Molfetta, Bisceglia, Trani, Barletta, e continuazione & c., da Giovenazzo fino a Manfredonia
XX- Circondario del M.te Gargano, da Manfredonia, Viesti, fino a Peschici
XXI- Le Isole di Tremiti, e della Pianosa, continuazione & c. da Peschici sino al Fiume Fortore
XXII- Continuazione dell’Adriatico dal F. Fortore a Campomarino, Termoli, il Vasto, sino ad Ortona
XXIII- Continuazione & c. da Ortona, Pescara, sino al di là del Tronto Confine del Regno. Bibliografia:
Cartografia Napoletana 1983: 124, 125; Valerio 1993, pp. 141-145; Atlante marittimo 2006, L’Italia del Cavaliere Rizzi Zannoni, 2014, pp. 56-59.
Torna Indietro