Silografia, foglio mm 440x590, dipinta a mano ad acquarello, testo latino; la tavola raffigura la distruzione di Sodoma e Gomorra con in primo piano l’angelo che indica la via (folium XXI) e al verso riporta la genealogia dei figli di Abramo, Jectan, Medan, Madian, Jesboth e Sue, ed una rappresentazione dell’incontro di Abramo con Melchisedec, re di Salem, sacerdote dell’Iddio altissimo che benedisse Abramo dicendo "Benedetto sia Abramo dall’Altissimo, Creatore del cielo e della terra, e benedetto sia l’Altissimo…", al quale Abramo poi diede una decima di tutto. Folium XXII:raffigura la figura di Abramo e una veduta del Cairo (detta Memphys) con al verso del foglio il sacrificio di Isacco, in basso nel testo l’effige del re Zoroastes. Tratta da “Liber Chronicarum” di Schedel Hartman, comunemente chiamato appunto “Cronaca di Norimberga”: fu la prima opera con raffigurazioni reali delle città del mondo (circa 2000 silografie) ed ebbe un enorme successo, tale da essere considerata una pietra miliare nello sviluppo della conoscenza geografica. Fu stampato in due edizioni, la prima latina nel luglio 1493 in circa 1500 copie, la seconda, tedesca, in dicembre dello stesso anno, in circa 800 esemplari. Le incisioni sono opera di Michael Wohlgemuth, maestro di Albrecht Duerer, del figliastro Wilhelm Pleydenwurff e del giovane Duerer stesso. Walter L. Strauss nel testo Woodcuts and woodblocks (New York: Abaris book, 1980) attribuisce appunto alcune xilografie al giovane artista. Ottimo esemplare con tracce di colla e restauri evidenti lungo il margine centrale interno, quattro annotazioni manoscritte di carattere temporale in tondi al margine inferiore a inchiostro bruno.