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BOSELLI GIOVANNI

Mappa idrografica del suolo compreso tra il Lago di Garda, Mincio, Poi, e l’Adige dalle Alpi Trentine sino all’Adriatico tratta questa della migliori carte de’ parziali territorij e messa insieme dalla Commissione idraulica del Polesine di Rovigo per servir singolarmentealla conoscenza de’ fiumi, canali, e condotti di scolo di tutte le acque che in esso Polesine decorrono sino al mare.
Data: 1804
Adige, Verona, Polesine
Soggetto: Adige, Verona, Polesine
9.000,00 €
Manoscritto policromo finemente eseguito ad acquerello ed inchiostro bruno, mm 860x1370, firmato in basso a destra “G. Boselli perito e disē.va e dēl.a”(controfirmato appena sopra in inchiostro bruno da Assalini). Eccezionale documento idrografico raffigurante tutte le acque di interesse polesano originanti da quelle del Garda a quelle dell’Adige; il territorio raffigurato comprende quindi il lago, che campeggia a sinistra dominando la mappa, il Mincio, l’Adige da Rovereto alla foce ed il Po dalla confluenza con l’Oglio fino al delta. A sud del Po viene raffigurata la sola zona di Ferrara. Sotto al titolo nel medesimo riquadro è riportata una legenda titolata ”Spiegazione delle varie linee e segni marcati” con sette diverse linee di confine e tipi di terreni. L’impianto iconografico di questa mappa presenta un livello descrittivo eccezionale con qualità di acquarellatura e sfumatura tonale, superiore per minuzia di dettaglio rispetto a quelle delineate nel 1700; raffigura inoltre i rilievi di fabbricati di case padronali, terreni vallivi e stagnanti e da pesca. L’idrografia dei fiumi Adige è precisa e comprende le volte, le chiaviche, i canali di irrigazione, i canali di scolo, e infine le foci dei rispettivi corsi d’acqua. A fianco dei tratti idrici vi sono i toponimi delle chiaviche, i ponti di legno e di pietra, gli sbalzi di sfogo dell’Adige, i tagli per ricevere le torbide, i ponti di legname di campagna, le risaie. Al verso viene ripetuto il titolo parzialmente e si riporta la data del documento (1804). Eseguito con notevole finezza di esecuzione, riporta con grande dettaglio informazioni viarie, toponomastiche, topografiche (notevole il dettaglio in pianta dei particolari degli abitati) e idrografiche (fiumi, canali, chiaviche), mentre i monti del veronese sono a mucchio di talpa ma senza riferimenti orografici reali riguardo ad altezza e conformazione (monti e colline non sono distinguibili), fattore che dimostra la mancanza di interesse per questo aspetto, puramente simbolico. Ottimo stato di conservazione generale con un lungo restauro di circa 20 cm ad uno strappo nella parte bianca che non lede il disegno.Giovanni Boselli, uno dei maggiori cartografi lombardi del periodo napoleonico fu anche autore della importante carta edita a Mantova nel 1801 “Carta topografica della città e territorio di Mantova co’ Paesi confinanti nello stato suo politico sul principio dell’anno 1796”. Questa grande incisione in rame di mm 690x1020 raffigura il territorio mantovano nel 1796. Cfr. Ferrari, Mantova nelle stampe, scheda 354: “E’ molto dettagliata sia nella rappresentazione dell’impianto idrografico che viario ed insediativo. I centri abitati sono raffigurati in prospetto o in pianta, con l’adozione di simboli convenzionali, differenziati in relazione alla loro entità e alla presenza di mura fortificate. Un’ulteriore distinzione è stata impiegata nel tratteggio delle strade comunali e delle strade postali…Essendo il prodotto di mano locale, presenta una notevole correttezza toponomastica.

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