Naviga fra le nostre proposte:
ANTICHI MAESTRI
CARTOGRAFIA ANTICA
FOTOGRAFIE
GRAFICA CONTEMPORANEA
GRAFICA GIAPPONESE
GRAFICA MODERNA
LIBRI ANTICHI
MANIFESTI VINTAGE
STAMPE ANTICHE
VEDUTE DI CITTA'
VERONA

MARINI MARINO (Pistoia 1901-Viareggio 1980)

Personnages du sacre du printemps VI
Data: Parigi,Mourlot,1974
Cod 2705
Materia: arte
1.800,00 €
Litografia a più colori, mm 520x392 su foglio 645x496, eseguita su carta Arches, firmata a lapis Marino in basso a destra e numerata 8/75 a lapis al margine inferiore in basso a sinistra. Tiratura di 3 esemplari nominativi, 10 numerati I-X su carta Japon, 75 numerati 1-75 e 25 fuori commercio numerati XI-XXXV. Ottimo esemplare a pieni margini con lieve brunitura ai margini. Il soggetto raffigura giocolieri stilizzati, geometrici, su sfondo grigio; si tratta dello stesso soggetto rappresentato un anno prima, nel 1973 con tecnica mista su tela e carta. Nato nel 1901 a Pistoia, Marini fu educato alla pittura della grande arte del Rinascimento di Firenze presso l'Accademia di Belle Arti della medesima città. Egli rappresentò soggetti di vita comune, come fiori, uccelli e insetti, facendone anche sculture. Marini lavorò assiduamente sperimentando materiali diversi, dal legno all'intonaco combinato con la vernice, talvolta unendolo al bronzo al fine di accentuare le forme ed esprimere il movimento. Nel 1928 si recò a Parigi dove debuttò come scultore, studiò con Picasso e altri maestri dell'arte moderna. Collaborò, tra gli altri, anche con Henry Moore. In seguito Marini ritornò in Italia, stabilendosi a Milano e negli anni successivi la sua indole artistica fu fortemente influenzata dalla sofferenza patita dall'Italia intera durante la guerra. Nel 1950, dopo essersi guadagnato la stima della critica internazionale, il suo lavoro venne definito come parte di un "nuovo Rinascimento della scultura in Italia, il nuovo umanista, la nuova realtà". Le opere di Marini esprimono una semplicità elementare e circoscritta, ad esclusione di alcuni ritratti, a tre temi: la figura femminile, il cavaliere spesso accompagnato dal cavallo e i ballerini o giocolieri. Il danzatore come il giocoliere, rappresentano la fuga emotiva dell’autore dai rigidi percorsi morali raffigurati nei suoi soggetti quali cavalli e cavalieri. In un certo senso si può affermare che l'artista abbia inteso convogliare in soggetti quali giocolieri e ballerini un’esigenza di spensieratezza, allontanandosi per qualche attimo dalla severa analisi delle turbe umane. Marini guadagnò la propria fama internazionale negli anni ‘50 con tre grandi mostre del suo lavoro allestite ad Amsterdam, Bruxelles e New York, dove il "Grande Cavallo" trovò posto nella collezione Rockefeller. Il suo lavoro più noto è il grande cavallo di bronzo con cavaliere commissionato per il Museo Guggenheim di Venezia. La produzione artistica di Marini perdurò per 60 anni e fu ospitata in mostre presso le più importanti città del mondo. Guastalla, Marino Marini, catalogo ragionato dell’Opera grafica, L 119

Torna Indietro

RICHIEDI INFORMAZIONI

Compila la form per ricevere assistenza sui nostri prodotti e richiedere un preventivo

Accetto l’informativa sulla privacy.



Newsletter

Iscriviti e rimani aggiornato
Accetto l’informativa sulla privacy.