CHAGALL MARC (1887 – 1985)

Prophet Daniel with Lions
Data: Parigi,Fratelli Mourlot,1956
Soggetto: Bibbia
450,00 €
Bellissima litografia originale a colori, mm 355x260, tratta da “Dessins pour la Bible”, che contiene 24 litografie a colori originali con al verso una litografia in nero, stampate dai fratelli Mourlot; la rivista viene editata da Revue Verve 33/34, Parigi, 1956. Nel 1931 Chagall accetta la proposta di Vollard, il più celebre dei mercanti parigini, di illustrare il “Libro dei Libri”. Decide di compiere un viaggio con la moglie Bella e la figlia Ida a Haifa, Tel Aviv e Gerusalemme, proseguendo poi per Alessandria d’Egitto ed il Cairo. L’artista iniziò a lavorare alle litografie della Bibbia Ebraica nel 1931 e le completerà nel 1956. Lui stesso confessa: «lo non vedevo la Bibbia, la sognavo. Ho voluto vedere la Palestina, ho voluto toccare la terra. Sono andato a verificare certi sentimenti, senza la macchina fotografica, senza neanche il pennello. Da nessun'altra parte ci si sente tanto sgomenti e felici come vedendo la massa millenaria delle pietre e della polvere di Gerusalemme, di Safad, dei monti dove sono sepolti profeti su profeti". Nei pastelli l’artista, con quella grafia lieve e volatile, disegna il Paradiso Terrestre, la Creazione dell’uomo, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, L’arca di Noè e i principali episodi biblici fino a quando Mosè riceve le Tavole della Legge. Tra il 1922 e il 1985 Marc Chagall realizzò 1500 litografie. Molte realizzate con venti/venticinque colori: nessuno prima di lui raggiunse una perfezione tale da associare all’ineguagliabile ispirazione la completa padronanza della tecnica. Fece della litografia non un mezzo per moltiplicare le sue opere, ma uno strumento necessario a una creazione che non poteva essere espressa in alcun altro modo. Il mondo poetico di Chagall è colorato, brillante e vivace, comunica felicità e ottimismo, si nutre di una fantasia che richiama all’ingenuità infantile e alla fiaba. I soggetti, dalle forme semplici, le composizioni variopinte (come fossero le vetrate di una chiesa) cui è ispirato, sono ricchi di riferimenti all' infanzia, all’arte russa dei primi Novecento, espressi con grande capacità onirica; spesso è rappresentato l’amore come vero protagonista. Ottimo esemplare in perfetto stato di conservazione, al verso litografia in nero

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