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VERONA

POMPEI ALESSANDRO

Li cinque ordini dell’architettura civile di Michele Sanmicheli rilevati dalle sue fabbriche e descritti e pubblicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio e Vignola.
Data: Verona,Vallarsi,1735
Cod 8561
Soggetto: Architettura Verona
1.800,00 €
In folio (mm 325x220); pagg. 112, con 37 tavole architettoniche a piena pagina incise in rame, 1 antiporta allegorico figurato con profilo del Sanmicheli entro ovale sempre inciso in rame come alcune vignette calcografiche con fregi, 4 ritratti di architetti (Alberti, Palladio, Scamozzi, Barozzi) entro medaglione a mo’di testatina. Raffinati capolettera istoriati.Vignetta calcografica al frontespizio raffigurante un angelo che prende le misure col compasso sottoscritta con le iniziali AB, monogramma dell'incisore Antonio Balestra (1666-1740). Cartone muto coevo con carta di rinforzo al dorso, titolo manoscritto su etichetta. Rara edizione originale di quest’opera di architettura composta da Alessandro Pompei (1705-1772), celebre architetto veronese fedele ai canoni vitruviani ed estimatore del Sanmicheli. In essa egli presenta la storia di quest’arte dalle origini al Rinascimento e le vite di alcuni architetti italiani; vi tratta, inoltre, degli ordini, delle proporzioni e degli abusi degli elementi in architettura. L’opera è in assoluto la prima monografia sul Sanmicheli, considerato il primo ad introdurre l’architettura classica greca in Italia. Egli infatti ebbe modo di visitare le isole di Cipro e Creta, divenendo l’unico architetto del XVI secolo ad aver visto di persona i monumenti dell’antichità ellenica. Di particolare interesse è anche il confronto, anche a livello grafico grazie alle illustrazioni, dell’utilizzo dei vari stili da parte dei maggiori architetti di tutti i tempi. Le tavole sono disegnate dal Pompei stesso su invenzione di Gaudenzio Bellini. L’antiporta e le altre incisioni sono di Antonio Balestra, riconoscibili nelle tavole i monogrammi AP, AB e GB. Ottimo esemplare su carta vergellata con marca d’acqua e parzialmente in barbe; antiche note manoscritte ad inchiostro bruno al margine della tav. XVIII. Alone al margine esterno sup. e saltuario inf. Berlin Katalog, 2631; Cicognara, 647: “Opera assai giudiziosa ed utile agli architetti che trovano riunite le più interessanti comparazioni”; Comolli, IV, pagg. 227-235: “Tutta l’opera è adornata di erudizione conveniente”; Fowler, 286; Il gran teatro delle fabbriche, 63; Milizia, II, pag. 347; Millard, Italian, pagg. 325-28; Wiebenson, III-A-28. C7

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