3 voll. in 8° oblungo (mm 200x270); piena pergamena coeva, dorso a cinque nervi e titolo manoscritto. Bellissimo l’apparato iconografico di quest’opera, inciso finemente in rame, ricchissimo di decori quali architetture, putti, simboli di studio, compassi, stemmi coronati, con motti e figure allegoriche. L'opera presenta in totale 306 invece delle 308 tavole elencate. Come sempre nelle opere di Padre Coronelli la collazione non è mai uguale o puntuale all’indice; anche nella nostra opera vi sono alcune differenze: nella parte prima troviamo una tav. 65 bis con altra pianta e veduta di Rouen; nella parte seconda mancano le tavv. 83 e 84 e la 118 non è Narbonne bensì Nimes; nella terza parte mancano le tavole 238 e 287, mancano inoltre la 291 e 292 sostituite però da 2 tavv. della battaglia di Lens, ed è aggiunta la tav. 309 raffigurante Schlestate, non elencata. All'inizio del primo tomo si trovano: antiporta, vignetta con putti che reggono uno stemma degli Argonauti, frontespizio con putti, globi e strumenti geografici, tavola con ritratto di Ludovico Magno e allegorie, ritratto del medesimo ripiegato, blasone con motto; seguono 4 pagine di indice, tavola con armoriale francese, seguite da 297 vedute e carte geografiche, alcune delle quali ripiegate, grandi. Il Teatro della Guerra è un’opera assai rara in quarantotto volumi previsti (ma ne uscirono solo ventisette a Venezia tra il 1706 e il 1709, anche se recano diverse indicazioni), descrizione degli Stati coinvolti nella Guerra di Successione spagnola, con poche pagine di testo e molte tavole (circa duemila). Vincenzo Maria Coronelli considerato uno dei più grandi, laboriosi ed eclettici cartografi italiani. Nato nel 1650 di modeste origini, ricevette educazione ecclesiastica presso l’ordine dei minori conventuali di San Francesco; in seguito ne divenne Gran Generale e poi ottenne il titolo di cosmografo della Repubblica. Fu anche lettore pubblico di geografia presso l’università di Venezia e fondatore, nella stessa sede del convento dei frati minori, della prima associazione geografica: l’Accademia Cosmografica degli Argonauti. Divenuto famoso come matematico e cosmografo nel 1681 venne chiamato alla corte di Luigi XIV per la costruzione di due straordinari e raffinatissimi globi, uno terrestre e uno celeste, di 4 metri di diametro. La produzione cartografica del consta di circa 500 carte tutte basate su molteplici fonti che gli permisero di arricchire le mappe con moltissime informazioni (celebre la sua precisione toponomastica) e talvolta di inserire curiosità e avvenimenti storici. A lui si devono moltissime e celebri opere geografiche: oltre al Teatro della Guerra, di notevole importanza sono l’Atlante Veneto, L’Isolario, Il Corso Universale, Le Singolarità di Venezia, Il libro dei Globi, ecc.Armao 66: Alla Francia, pars magna nella guerra di Successione di Spagna e che Coronelli conosceva bene per aver risieduto a Parigi tre anni di seguito, sono consacrati dodici tometti ossia tre volumi della raccolta con quasi 300 tavole. Come tutti i volumi del Teatro della guerra anche questi della Francia sono rari e non li possiede la Bibliothéque Nationale di Parigi; difficilissimo è poi trovare un esemplare con tutte le tavole segnate nell’indice ben ordinate e numerate. L’esemplare migliore che conosco è quello della Biblioteca Universitaria di padova cui mancano soltanto le tavole dell’Alsazia, della Lorena, e dell’Artesia…che si trovano invece in uno degli esemplari della Marciana incompleti per altro di varie parti. Ottimo esemplare genuino in bell’impressione su carta vergellata con marca d’acqua con mezza luna. Minimi aloni marginali e saltuari soprattutto all’angolo sup. est. delle ultime 10 tavv. della seconda parte. Occhietto della Bretagna restaurato e rimontato. Armao 66; Vinciana 1339; WorldCat (5 copies).