In 8° (mm 235x175); pagg. (12), 289, (3) con numerose eleganti illustrazioni a piena pagina e molti fregi, tutto in silografia, in rosso e nero su carta vergata, con testatine, finalini, cornici e belle vignette xil., tutto magistralmente inciso da Adolfo De Carolis. Copia di dedica con firma autografa di D’Annunzio “a Giuseppe Cellini, aspettando che per lui ridano le mie nuove carte”. Edizione originale nella tiratura di testa rilegata in pergamena, la tiratura ordinaria uscì infatti con la legatura in tela. Pergamena editoriale molle con titoli al dorso e medaglione dorato con motto impresso in oro “noi leggevamo”, bindelle in seta mancanti nella parte della allacciatura, titolo in oro al dorso. Perfetto esemplare in barbe. Gambetti-Vezzosi, Repertorio delle prime edizioni, p. 157; Guabello, Raccolta dannunziana, nr. 150 (dove si trova menzione, senza però alcuna descrizione, di una edizione antecedente uscita come estratto del giornale «La Patria» di Roma). De Medici 48; Falqui 27