Incisione in rame, dipinta a mano d’epoca, mm 350x280, foglio mm 470x375, tratta da “Storia naturale degli uccelli…” pubblicata a Firenze tra il 1767 e il 1776. Esemplare con margini leggermente rifilati. Tav. n° III L’opera, il più bel trattato di ornitologia edito in Italia, fu commissionata dalla granduchessa di Toscana, Maria Luisa. Il libro deve la sua bellezza al contenuto che lo rende unico, ovvero 600 tavole incise da Violante Vanni e dall’abate Lorenzo Lorenzi che utilizzarono come modello la collezione del marchese e senatore Giovanni Gerini. L’opera nel suo complesso fu curata da Saverio Manetti, medico, fisico, professore, nonché direttore dell’orto botanico di Firenze dal 1749 al 1782, che si dedicò a questo progetto per circa 10 anni. Il risultato fu un monumentale trattato di ornitologia, praticamente il più importante e completo dell’epoca in cinque volumi, con splendide incisioni che risultano estremamente vivaci, gli uccelli si pavoneggiano, sfilano, si atteggiano, ritratti in espressioni quasi “umane” testimoniate dalla drammaticità dei disegni e dai colori utilizzati. Sono uccelli la cui controparte reale sicuramente li disconoscerebbe, e non senza ragione, perché Manetti sembra ritrarre in queste immagini la commedia umana, le abitudini e i manierismi della società italiana contemporanea. Il suo libro può ancora essere annoverato tra i più grandi libri di uccelli, se non altro per la sua magnifica comicità" (S. Peter Dance, The Art of Natural History: Animal Illustrators and their Work. Londra 1978). Nissen IVB 588; Wood p.450; Fine Bird Books p.10; Zimmer I, 241.