Incisione in rame in tre fogli uniti, mm 500x1150. Seconda edizione del 1718 con data cambiata nel cartiglio. Grande e celebre veduta prospettica della città, ricavata con evidenza dalla precedente di Baratta del 1629, anche se presenta una sua originalità, fu stampata nel 1696-98; successivamente ripubblicata nel 1718 e poi ancora nel 1748. Alcune rare volte la stampa si trova con una serie di vedute che la circondano. Veduta e scorci furono realizzati ed incisi presumibilmente da Cassiano da Silva. A sinistra una lunga dedica entro cartiglio ornato, in basso una legenda con 94 richiami. Petrini lavorò a Napoli come incisore e libraio fra il 1692 e il 1748, pubblicando molte stampe da quandri di lanfranco e Giordano, oltre al famoso Atlante Partenopeo” del 1700 e a volumi su palazzi e chiese di Napoli. Pane-Valerio, la città di Napoli fra vedutismo e cartografia, pag. 169; Bellucci-Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1600 al 1699, pag. 162.