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MAZZELLA SCIPIONE

Descrittione del Regno di Napoli…
Date: Napoli,Gio Battista Cappello,1601
Napoli
Cod 0396
Subject: Regno di napoli
1.200,00 €
In 4º (mm 210x160); pagg. (12), 790 (i.e. 744), (8). Il secondo libro ha un proprio frontespizio a pag. 320 con bella vignetta in rame marca editoriale della Stamperia della Stigliola: (Napoli, Stamperia della Stigliola, 1597); da pag. 132 vi sono 6 pagg. fuori numerazione e una bianca. Numerose malnumerazioni. Cartonato marezzato con titolo su etichetta manoscritta al dorso. Seconda edizione. Raffinata la veste editoriale con un ricco apparato iconografico, più di 500 eleganti incisioni silografiche con le armi di nobili famiglie spagnole e italiane; grandi capolettera, fregi e decori, finalini incisi in legno. Mazzella, scrittore e storico, nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo e vi morì, presumibilmente nei primi anni del XVII secolo. La Descrittione è la principale opera del Mazzella; suddivisa in due libri, offre un ampio ventaglio di interessanti informazioni sia paesaggisti che antropologiche ovvero costumi e attitudini nelle varie province. L’A. dà spazio anche alla geografia dei corpi santi cioè all’ubicazione di reliquie e dei principali santuari nel Regno. L’interesse del M. si sposta poi sulle gerarchie urbane; classificando le città fornendo elementi di tipo storico, politico, demografico, sociale, economico e istituzionale. Il primato è chiaramente acquisito dalla capitale e da tutti i suoi privilegi. Nel primo libro vi è la descrizione delle dodici province del Regno: Terra di Lavoro, Principato Citra, Principato Ultra, Basilicata, Calabria Citra, Calabria Ultra, Terra d’Otranto, Terra di Bari, Abruzzo Citra, Abruzzo Ultra, Contado di Molise e Capitanata. Per ciascuna di esse l’autore fornisce un elenco con i nomi delle città e delle terre, le comunità di minori dimensioni, dei castelli come primi baluardi delle strutture difensive del Regno. Il primo libro si conclude con la lista delle «Città e Terre franche in perpetuo delli pagamenti fiscali», cui seguono le «Terre che pagano per conventione» e quelle «franche a tempo». Il secondo libro si apre con una breve premessa degli argomenti. Vi troviamo dati, sulla popolazione del Regno in base alla numerazione del 1595: 483.468 fuochi, pari a poco più di 2 milioni di anime, a esclusione di Napoli e dei suoi casali, esenti dalla numerazione per fini fiscali in virtù dei loro privilegi, sanciti all’inizio del regno aragonese. Seguono i numeri dell’aristocrazia e i dati dell’organizzazione della difesa del Regno: quantità, qualità e distribuzione delle truppe sul territorio e della flotta. Fanno seguito nutrite e particolareggiate liste che spiegano che cosa fosse il Regno di Napoli alla fine del XVI secolo. A seguito l’elenco delle élites urbane, di «tutti i signori titolati» e il «Teatro delle famiglie nobili di seggio napoletane», illustrati da eleganti tavole n.t. con le imprese nobiliari e i ritratti dei regnanti. Alla fine del secondo libro il M. inserisce anche la lista delle «Famiglie Illustrissime, Illustri e Nobili napoletane fuor de Seggi», altra importante componente della nobiltà della capitale, ma esclusa dal governo urbano riservato alle famiglie ascritte ai seggi. Bell’esemplare con i primi due quaderni bruniti da pag. 1 a 32. Pag 659 con mancanza al marg. est. con lieve perdita di testo. Sottili camminamenti marginali di tarlo da 449 a 456. Lozzi pag. 468, n. 3011: ”Bello e assai raro, con molti stemmi di famiglie ben incise”; Manzi, Annali della tipografia Stigliola, 28; Palau nº 159231; Bocca: Manca alla Platneriana.

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