Stefano Bifolco

MARE NOSTRUM Cartografia nautica a stampa del Mar Mediterraneo
Date: Roma,Edizioni Antiquarius,2019
cod ISBN 978-88-9909376-3-7
Subject: Cartografia del Mediterraneo
100,00 €
Printed in 250 copies. 304 pagine stampate a colori su carta R4 Next Satin 150 g delle Cartiere Burgo, formato cm 32x24, copertina rigida con sovraccoperta. La cartografia nautica del Mediterraneo è un argomento estremamente affascinante, ma al contempo complesso. Affonda le sue radici nel XIII sec., epoca a cui risalgono le prime carte manoscritte del bacino mediterraneo, le cosiddette carte-portolano la cui origine è tuttora misteriosa: sorprendentemente originali e accurate, segnano una rottura completa con la tradizione delle mappaemundi, le cosmografie medievali.Del resto, la carta nautica aveva anzitutto una funzione pratica, quella di strumento per la navigazione, accanto alla quale progressivamente si svilupparono funzioni secondarie, quali quella informativa-geografica, didattica e, non ultima, quella decorativa. I primi documenti manoscritti sono di fattura italiana, la Carta Pisana e Lo Compasso de Navigare, così come è italiana la prima opera nautica a stampa, L’Isolario di Bartolomeo dalli Sonetti, edito a Venezia nel 1485. Accanto ai centri italiani, erano attivi nella produzione di carte-portolano anche i Maiorchini e i Portoghesi. Con l’avvento della stampa, la carta manoscritta non fu abbandonata, anzi sopravvisse fino al XVII secolo. Italia, Olanda, Inghilterra e Francia furono i Paesi in cui la produzione a stampa, evidentemente legata ai commerci come anche alle esplorazioni, si sviluppò in maniera più consistente.Tanto per le carte manoscritte quanto per quelle a stampa esistono numerosi studi incentrati, però, o sui singoli centri o “scuole”, oppure su un periodo cronologico determinato. Manca, ad oggi, uno studio complessivo che ripercorra la storia della cartonautica a stampa attraverso i secoli. Di questa lacuna ho personalmente preso atto quando mi è stata sottoposta un’imponente collezione di circa cento splendide carte del bacino mediterraneo, pubblicate tra XVI e XVIII secolo.L’idea di questa pubblicazione, quindi, nasce dall’esigenza di fornire un catalogo e una visione complessiva della produzione cartografia nautica a stampa del Mediterraneo. Naturalmente, data la vastità dell’argomento, ho dovuto stabilire dei termini cronologici e, all’interno di questi, operare una selezione in merito all’area rappresentate sulle carte. Ho scelto, quindi, di inserire nel catalogo solo le carte generali, ovvero quelle che rappresentano l’intero bacino mediterraneo e non anche quelle parziali del Mar Adriatico, Mar Tirreno e Mar Egeo. È doveroso, però, precisare che alcune carte, soprattutto olandesi, sono spesso tagliate ad oriente. Il catalogo inizia quindi, con la carta di Benedetto Bordone del 1528 e termina con quella di Giovanni Fileti del 1802. In quest’arco temporale, 1528 - 1802, sono oltre 134 le carte a stampa che vengono qui esaminate e descritte.Il nucleo di partenza, la collezione menzionata, è stato così allargato per includere le carte note in uno o pochi esemplari, conservati nelle biblioteche e nei musei di tutto il mondo. Le opere esaminate sono state divise per “scuola” di produzione: a quella italiana segue la scuola olandese, poi quella inglese e, infine, la scuola francese. All’interno di ogni scuola, le carte sono presentate in ordine cronologico e non per modello cartografico, come inizialmente ipotizzato, soprattutto per le carte olandesi, che costituiscono il corpus principale del catalogo.Per ogni carta viene fornita una descrizione fisica con l’indicazione – ove note – dei diversi stati e edizioni; una nota biografica dell’incisore, dell’editore o di entrambe le figure, e – ove trattasi di carte pubblicate in atlanti o guide nautiche, un riferimento all’opera generale che la contiene.

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